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Interrogazione al Parlamento Europeo grazie a Comi, Briano e De Castro: presente anche Federcaccia.

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L’europarlamentare Lara Comi ha incontrato le Associazioni Venatorie lombarde a Milano per predisporre un piano unitario che riguardi sia l’Europa che le problematiche italiane.

Ricordiamo che l’iniziativa era stata presa da Acl alla porte dell’estate e che il politico di Forza Italia consigliò un’unione d’intenti per essere più rappresentativi: al 2° incontro, dopo quello che vide protagonisti i presidenti nazionali, hanno partecipato nella giornata di ieri Federcaccia, rappresentata dall’unico bergamasco presente, il nostro Presidente provinciale e vice regionale Lorenzo Bertacchi, l’Acl con il Presidente regionale Carlo Bravo, presente anche in rappresentanza di Alessandro Balestra del Cpa, gli esponenti di Italcaccia e LiberaCaccia e con l’approvazione dell’Anuu Migratoristi, la quale non è però riuscita a partecipare all’incontro.

I cacciatori andranno a Bruxellese, se non fisicamente almeno grazie ai loro rappresentanti, guidati oltre che da Lara Comi, anche da Renata Briano del Pd e da Paolo De Castro del Pd. Le istanze del mondo venatorio saranno così portate avanti in via congiunta, per capire quale sia la strada più opportuna: a questa iniziativa si affianca un’altra possibilità, quella che i tre politici possano incontrare, si parla già nel corso della settimana, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a Roma.

Tutte le Associazioni si sono mostrate concordi nel condividere che il problema principale nell’applicazione della direttiva uccelli siano il Ministero e l’Ispra, meno l’Europa: la mission sarà quella di capire se la continua risposta di mancanza di dati e del calcolo della quantità minima da parte di Ispra sia essa stessa una infrazione alla Direttiva Uccelli.

A livello europeo non ci sono problemi per quanto riguarda l’applicazione delle deroghe, mentre in Italia e nel nostro caso in Lombardia, Ispra ancora una volta ha dato il suo diniego, mostrando secondo le Associazioni omissione nella raccolta dati ed è su questo punto che i cacciatori si chiedono se non possa essere la stessa ad andare contro la legge.

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