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Il bilancio di Fidc nell’assemblea annuale

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Lo scorso week end a Ponteranica si è svolta l’annuale assemblea provinciale di Federcaccia Bergamo. Nel corso della mattinata sono intervenuti il Presidente regionale Lorenzo Bertacchi, il segretario provinciale Dante Todeschini in ordine al progetto dei monitoratori di Beccacce e a nome dell’Ufficio Faunistico di Regione Lombardia Antonella Labate, che ha esposto il progetto lepre, la ricerca scientifica avviata da Federcaccia Lombardia. Presente il nuovo direttore Parco dell’Orobie Davide Brumana, che ha fatto una sintesi dell’attività del Parco.

L’assemblea è stata aperta dal discorso di Michele Bornaghi, Presidente provinciale di Federcaccia, che ha fatto il punto della situazione sull’ultimo anno di iniziative dell’associazione da lui diretta. “Il nostro primato in provincia risiede nello studio scientifico e giuridico e nella presenza di persone qualificate nella gestione delle dinamiche delle vicende venatorie a livello istituzionale -ha esordito Bornaghi-. Il primato di Federcaccia si ravvisa anche nel servizio dato alle sezioni comunali e ai cacciatori in materia di gestione del tesseramento, polizze assicurative, informazione e formazione dei cacciatori. Il mio primo ringraziamento va a Mario Rossi e Barbara Carminati, poiché essi non sono esclusivamente collaboratori di Federcaccia, bensì membri effettivi della nostra grande famiglia. Ringraziato anche i consiglieri provinciali”. Un anno importante quello che il mondo venatorio sta affrontando, iniziato con le elezioni regionali e che andrà avanti nelle prossime settimane con decisioni importanti legate alla caccia in Lombardia. “In occasione delle elezioni, si è ribadito il ruolo fondamentale delle associazioni venatorie, prima fra esse Federcaccia per storia, numeri di iscritti ed idoneità al rapporto istituzionale. Associazioni venatorie, che devono essere preventivamente consultate, anzi, coinvolte nell’iter legislativo, nonché nei procedimenti amministrativi. Per quanto riguarda l’operato di Ispra, chiediamo in particolare di rivederne i protocolli, nonché modificare alcune norme al fine di prevenire le condotte di ISPRA. Il nostro ringraziamento va a chi, con generosità e altruismo è disposto a servire noi cacciatori negli enti di gestione, ricordo che sono volontari e persone disposte a dedicare il proprio tempo e ad assumersi delle importanti responsabilità anche di natura economica. Federcaccia Bergamo è cresciuta in termini percentuali come rappresentanza in provincia nei vari comitati di gestione, nonostante il calo dei cacciatori che colpisce da anni il nostro mondo”.

Tra le attività organizzate da Federcaccia Bergamo, spiccano i corsi di formazione, come aspiranti cacciatore, cacciatore specializzato caccia al cinghiale (33 ore 3 edizioni), integrativo per la caccia di selezione, rilevatore biometrico, caposquadra e cane limiere e accompagnatore, mentre è in programma il corso cacciatore formato nel trattamento delle carni. Federcaccia Bergamo, come già fatto durante l’emergenza pandemica, anche questa volta ha risposto presente in aiuto all’Emilia Romagna con più di 5mila euro raccolti da diverse sezioni comunali. Il Presidente Regionale ha poi preso parola toccando i temi più cari ai cacciatori in vista della prossima stagione. “Tra le procedure VINCA della Regione si trova pubblicata quella del calendario venatorio 23/24. La proposta di calendario, già supportata dallo studio di incidenza, è per quanto più possibile in linea con i periodi stabiliti dalla legge nazionale: disattesi i suggerimenti di ISPRA quanto al rinvio dell’apertura al 1 ottobre, come le richieste di anticipare molte chiusure (dai fasianidi a fine novembre ai turdidi al 10 gennaio; dalla beccaccia al 31 dicembre agli acquatici al 20 gennaio). Nella proposta si apre la terza domenica di settembre (ad eccezione di galliformi alpini, allodola, Moretta) e si chiude il 31 gennaio (sassello e cesena inclusi) con eccezione della Moretta (20 gennaio), della Quaglia (31 ottobre) e delle consuete chiusure per Lepre, Starna e Pernice rossa. Ci sono poi le tradizionali specificità territoriali. Rimane sospeso il prelievo del Combattente e della Pavoncella. A Bergamo, Brescia e Lecco sarà autorizzata una sola giornata integrativa da appostamento fisso. Purtroppo l’approvazione definitiva sarà possibile solo poco dopo la metà di luglio e questo comporterà la discussione dei soliti ricorsi addirittura a stagione iniziata, con alto rischio di sospensione da parte del Presidente del TAR. Un rischio che però si deve correre”.

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