Pubblicato uno studio sui livelli di piombo nel sangue dei consumatori di selvaggina in Italia

Il CNCN – Comitato Nazionale Caccia Natura segnala che sul sito web di Elsevier, uno dei principali editori mondiali in ambito medico e scientifico, è stato pubblicato uno studio relativo agli effetti sull’organismo del consumo di selvaggina abbattuta con caricamenti tradizionali in piombo realizzato con la collaborazione di Federcaccia..
Lo scopo dello studio è stato quello di misurare i livelli di piombo (Pb) nel sangue dei consumatori abituali di carne di selvaggina, tenendo conto di altre possibili fonti di esposizione al piombo. Un campione di sangue è stato prelevato da 95 individui ed è stato somministrato loro un questionario per raccogliere informazioni generali e dati sul consumo di selvaggina, la pratica della caccia, il consumo di vino e altre possibili fonti di esposizione al piombo. Il piombo nel sangue è stato misurato mediante spettrometria di massa del plasma ad accoppiamento induttivo.
La presenza di piombo nel sangue non è risultata influenzata da età, sesso, residenza in un’area urbana o rurale, consumo di carni di selvaggina, fumo di tabacco o hobby associati a una potenziale esposizione al piombo.
Mangiare carne di selvaggina e la frequentazione di poligoni o campi di tiro non sono stati associati ad alcun aumento dei livelli di piombo nel sangue. I soggetti con possibile esposizione professionale al piombo avevano livelli di piombo leggermente superiori alla mediana, ma la differenza non ha raggiunto la significatività statistica che è stata verificata con l’analisi multivariata.
Sotto, la tabella riassuntiva e qui il link da cui è possibile scaricare lo studio http://www.cncn.it/it/news/id/129.aspx.