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La risposta di Fidc all’articolo de L’Eco di Bergamo del 22 settembre, pag 48: I RICHIAMI DISTRIBUITI NEGLI ANNI NON SONO VIETATI!

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Ecco la risposta di Fidc Bergamo all’articolo firmato da Francesco Ricci e pubblicato da L’Eco di Bergamo il giorno 22 settembre a pagina 48 che parla dei richiami vivi.

Spett.le Eco di Bergamo,
sono con la presente a esprimere il massimo disappunto per la notizia presentata a firma di Francesco Ricci a pag. 48 del giornale di oggi, nella pagina “Arti venatorie e società”.
Il titolo testualmente dice “per la prima volta richiami vivi vietati nell’attività venatoria”, per poi proseguire con “da quest’anno è vietato l’utilizzo di richiami vivi provenienti dagli impianti di cattura”.
Nell’articolo ancora si legge che il legislatore italiano avrebbe introdotto il divieto di utilizzo dei presicci.
La notizia non solo è errata, ma sta creando un grandissimo disagio agli uffici delle associazioni venatorie, della Provincia di Bergamo, dell’ATC Pianura e dei Comprensori Alpini.
Oramai lo sanno anche i sassi che per quest’anno l’apertura dei roccoli è poco più di un miraggio, ma nessuno si è mai sognato di sostenere che fosse vietato l’uso delle decine di migliaia di richiami catturati e distribuiti negli anni scorsi!
Insieme a Francesco Ricci, cui probabilmente avete affidato una “non-notizia” (sono mesi che si parla anche sui giornali delle difficoltà dei roccoli) di cui non ha nessuna conoscenza, siete riusciti nell’impresa di confezionare un articolo non solo completamente errato, ma che ha portato scompiglio tra i cacciatori, che stanno riversando centinaia di telefonate agli uffici suddetti per sapere cosa fare domani!
E nel presentare la notizia relativa al “divieto di cattura con mezzi non selettivi di uccelli selvatici da destinare all’uso di richiami”, addirittura, pur di attirare l’attenzione, è stato pensato bene di titolare genericamente con “richiami vivi vietati nell’attività venatoria”!
Fermo restando che per i disagi che ci state creando (telefonate continue per chiarimenti, spedizione di lettere a destra e a manca per diffondere la notizia che avete scritto una vera e propria boiata – scusatemi, ma non trovavo termine più calzante) chiederemo il risarcimento dei danni, sono certo che non più tardi di domani sul giornale e online sin da oggi darete una secca, puntuale e precisa smentita, dando uno spazio di tutto risalto (con richiamo anche in prima pagina), scusandoVi con gli oltre 11.000 cacciatori bergamaschi, con le Associazioni, con gli Uffici Provinciali e con gli Uffici di ATC e CAC per il disagio arrecato.
Sappiate che il normale svolgimento delle attività lavorative ed il disbrigo delle pratiche amministrative è di fatto interrotto dalla necessità di sedare l’incendio scatenato dal Vs articolo.

Avv. Lorenzo Bertacchi
Presidente Provinciale FIDC Bergamo

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