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Il cacciatore bergamasco. Cervo morto a Gandellino, illesi gli occupanti dell’auto, il pensiero di Federcaccia Bergamo

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A Gandellino, in Alta Vale Seriana, un cervo ha attraversato la strada ed è stato investito mortalmente da un auto. A bordo della vettura c’erano quattro persone una coppia e due ragazzini che fortunatamente non hanno subito conseguenze. L’esemplare aveva 10 anni e pesava più di due quintali: l’auto ha riportato danni rilevanti alla parte anteriore.

Ormai è persino inutile continuare ad affermare il ruolo strategico dell’attività dei cacciatori, nella veste di operatori faunistici, per il contenimento di alcune specie. Si susseguono continuamente sinistri stradali causati dalla sovrabbondanza dei cervidi. Le aree prealpine sono devastate dai cinghiali. In pianura le nutrie, oltre a danneggiare le colture, comportano il cedimento degli argini di strade di campagna, rogge e fossi. Strade che sono costantemente tapezzate da nutrie morte. I piccioni rappresentano un danno per l’agricoltura ed un pericolo per la salute pubblica. Senza considerare le ulteriori specie nocive quali corvidi, aironi, gabbiani e cormorani, che ormai hanno stravolto l’ecosistema non consentendo la riproduzione della fauna selvatica e portando quasi all’estinzione diverse specie ittiche.

Molti Comuni lamentano queste problematiche il cui costo ricade su noi cittadini. Serve una presa di coscienza forte da parte del legislatore ed il coraggio di non accondiscendere a gruppi animalisti, numericamente irrilevanti nel Paese, che ignorano o fingono di ignorare la situazione per spirito di propaganda. Problematiche legate all’incolumità pubblica e all’economia, nonché all’ambiente medesimo che tanto si fregiano di tutelare.

Il rimedio è riconoscere il ruolo del cacciatore, soggetto apprezzato dalla popolazione e unico in grado di contenere i problemi legati alla fauna. Quindi, dotare l’attività di contenimento di regole chiare, efficaci e che tutelino il cacciatore stesso. Regione Lombardia è attenta sulla questione, per quanto possibile in base all’art. 19 della Legge 157/92, di cui urge la riforma introducendo la figura dell’operatore faunistico. Federcaccia, come consuetudine, è a disposizione della comunità e del legislatore con la propria competenza faunistica, ambientale e legislativa.

Michele Bornaghi

Presidente Federcaccia Bergamo

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