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Caccia, cucina, cultura e solidarietà: l’Alberghiero di San Pellegrino e il Ca Valle Brembana grandi protagonisti

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Anche quest’anno si è svolto l’annuale concorso di Cucina all’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme. Siamo all’11ma edizione, e il tema su cui si cono cimentati gli studenti della quarta classe di Cucina è stato il Camoscio.

Il Comprensorio Alpino Valle Brembana, che si distingue per le numerose iniziative culturali collegate al mondo della caccia, da ormai 11 anni promuove, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme, un “concorso di cucina” dedicato alle carni della selvaggina nobile: gli ungulati.

Ogni anno mette a disposizione un numero di capi necessari per poter organizzare questo importante concorso, ogni volta una specie diversa. Non si tratta solo di far cucinare dei piatti, ma di mettere in moto una ricercata attività per realizzare i migliori abbinamenti e la migliore presentazione di piatti particolari, i quali raggiungono, a detta della Giuria qualificata, ovviamente da studenti del quarto anno, un livello molto alto. Questo per merito della Scuola, dei loro docenti, e delle qualità professionali degli allievi.

Da quest’anno, chiuso il capitolo dei primi dieci anni, l’organizzazione può far conto sul prezioso contributo dell’Associazione Cuochi Bergamaschi, rappresentata dallo chef Andrew Regazzoni, che è diventata a tutti gli effetti partner ufficiale della struttura organizzativa, e ha dato una preziosa mano all’organizzazione tecnica del Concorso e alla determinazione della giuria, presieduta quest’anno dallo chef Fabio Sanga, con la presenza di altri 4 chef, di Elio Ghisalberti, giornalista critico gastronomico, e da Marco Falconi, esperto Somelier. Dopo questa fase necessariamente di transizione, la partecipazione dell’Ass. Cuochi Bergamaschi verrà consolidata, assumendo una funzione guida a partire dal prossimo anno.

Sono risultati vincitori della 11° edizione:

1° – Peroni Andrea e Fossati Andrea, classe 4°B

2° – Bacecchi Simone, classe 4°D , e Bigatti Manuel, classe 4°C

3° – Arnoldi Mattia e Maestroni Giorgio, classe 3° A

Un felice connubio, quindi, tra “ars venandi” e “ars culinaria”, degno dei secoli illuminati, quando le carni di selvaggina erano destinate prevalentemente alle corti dei nobili.

Ma non solo questo. Se la professione venatoria e la professione culinaria vanno facilmente a braccetto, oggi a questo matrimonio va aggiunto un aggiornato e moderno percorso culturale di conoscenze del patrimonio faunistico, e delle corrette filiere necessarie affinché queste carni possano giungere nelle migliori condizioni sulla tavola, riassegnando loro, per le loro straordinarie qualità organolettiche, il posto che meritano. Quindi alle classi coinvolte sono state offerte anche due lezioni da parte di esperti del comprensorio per approfondire la conoscenza di questi animali, la loro importanza per il legame col territorio della Valle, e il modo coretto per trattarle e valorizzarle. E questo anche sotto il profilo gastronomico, oltre che naturalistico e venatorio. Dunque un’eccellenza per la Valle.

Perché i piatti rispecchiassero questo legame col territorio, sono stati coinvolti diversi sponsor, che hanno messo a disposizione dei concorrenti i loro migliori prodotti, affinché la realizzazione dei piatti assumesse quella caratteristica che si vuole promuovere: “I sapori delle Orobie”, che è anche il titolo del Concorso. Vanno quindi ricordati tutti: l’Acqua Stella Alpina, Rasmo Salumi, Casa Arrigoni, Casera Monaci, l’Associazione Cerealicoltori Brembani, l’Azienda Agricola Cattaneo di Paganoni Giacomo, il riso Acquerello, i vini del Consorzio della Brugherata, che ha provveduto anche a mettere a disposizione i vini da abbinare ad ogni piatto in concorso. Quest’anno, oltre all’aspetto venatorio, culturale e gastronomico, i cacciatori del Comprensorio che hanno partecipato al pranzo di gala conclusivo, durante il quale si sono svolte le premiazioni da parte del Dirigente Scolastico Prof. Brizio Luigi Campanelli e del Presidente del Comprensorio Alpino Valle Brembana ing. Alessandro Balestra, oltre che da parte del Sindaco di San Pellegrino Terme dott. Vittorio Milesi, hanno promosso una raccolta fondi per Einar Carrara, 24enne giovane promessa del biatholn di Serina, grande sportivo e cacciatore brembano che deve affrontare importanti cure per vincere la sua battaglia a causa del’incidente che lo ha costretto in carrozzella. Sono stati raccolti 650 euro, a testimonianza della generosità dei presenti. Auguri per lui e un grazie a tutti i cacciatori della Valle.

Un ultimo e doveroso ringraziamento va riconosciuto a tutti i docenti e agli studenti dell’Istituto Alberghiero coinvolti nel progetto: più di un centinaio di persone, che hanno lavorato perché tutto andasse per il meglio, come è puntualmente avvenuto.

FG

 

 

 

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