Home»Iniziative difesa caccia»Date di migrazione dei turdidi: Ispra modifica la sua valutazione

Date di migrazione dei turdidi: Ispra modifica la sua valutazione

0
Shares
Pinterest Google+

Riportiamo il comunicato stampa di Fenaveri, l’Associazione che raduna le maggiori associazioni Venatorie italiane, una news che dà speranza ai tanti cacciatori bergamaschi.

L’Istituto afferma di aver rivalutato la sua posizione in merito alla data di inizio della migrazione prenuziale di tordo e cesena posticipandola di dieci giorni. Un primo, parziale, passo nella direzione di una risoluzione dei contenziosi fra Stato e Regioni sui calendari venatori.

Apprendiamo che Ispra ha modificato leggermente l’approccio sulla migrazione prenuziale delle due specie tordo bottaccio e cesena. Nei primi pareri alle Regioni, che richiamano una lettera al Ministero dell’Ambiente, l’Istituto afferma infatti che, a seguito di recenti analisi tecniche nell’ambito della procedura riguardante il previsto Atlante Europeo delle Migrazioni, le due specie iniziano lo spostamento pre nuziale nella terza decade di gennaio e non nella seconda, come oggi previsto nei dati Key Concept italiani, cioè con il posticipo di una decade.

Ispra afferma inoltre nella nota al Ministero che utilizzerà questa posizione nuova in tutti i pareri per le Regioni italiane riguardanti i calendari venatori della prossima stagione.

L’Istituto propone dunque di chiudere la caccia ai turdidi il 20 gennaio e non più il 10, come avvenuto fino all’anno scorso, non riconoscendo la possibilità della decade di sovrapposizione, che è però una facoltà delle Regioni. Questo cambiamento può quindi offrire una parziale risoluzione dei contenziosi che si trascinano da sette anni, fra Regioni, Ministero, ISPRA, TAR e Associazioni Venatorie, e va nella direzione auspicata di una modifica dei KC italiani.

È evidente che le Regioni italiane che vorranno applicare la decade e ancor di più quelle in possesso di dati scientifici regionali potranno chiudere la caccia alle due specie al 31 gennaio. Non conosciamo i contenuti delle “analisi tecniche” che hanno portato a questo cambiamento, tuttavia i contenziosi attivati dalle Regioni e dalle Associazioni Venatorie, le conseguenti posizioni espresse dai TAR, nonché le ricerche e gli studi compiuti da FIdC, accompagnate dai contributi e dalla condivisione delle AAVV riunite in FENAVERI, e l’approccio tecnico scientifico hanno dato un primo favorevole risultato.

Al momento in questo cambiamento di valutazione da parte di Ispra non è compresa la beccaccia, ma ci auguriamo e lavoreremo per modificare l’orientamento e il KC anche di questa specie. Auspichiamo anche che il processo di revisione dei dati continui, con l’utilizzo di tutte le fonti scientifiche disponibili. L’on. Renata Briano, vicepresidente dell’Intergruppo Biodiversità, Caccia e Attività Rurali del Parlamento Europeo, ha così commentato: “Sono molto soddisfatta perché vengono premiate le Regioni che hanno sostenuto i propri calendari con studi scientifici e vengono parzialmente riconosciute le posizioni che tanti soggetti hanno sostenuto con convinzione. Sono le stesse posizioni che ho sempre portato avanti prima come assessore della Regione Liguria e poi come eurodeputata. L’Ispra ha finalmente compiuto un passo nella direzione che ho più volte auspicato insieme a tanti colleghi di Bruxelles. Il prossimo passo dovrà essere la modifica dei Key Concepts”.

Roma, 31 marzo 2017 – FENAVERI (Federcaccia –Enalcaccia, Arci Caccia, ANUUMigratoristi)

Previous post

Ambiti e Comprensori, enti pubblici: Federcaccia Lombardia organizza un convegno per spiegarne le conseguenze

Next post

Caccia, cucina, cultura e solidarietà: l'Alberghiero di San Pellegrino e il Ca Valle Brembana grandi protagonisti