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ACMA: confermato il divieto all’utilizzo di richiami acquatici Anseriformi e Caradriformi

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L’Acma, associazione settoriale di Federcaccia specializzata in caccia ai migratori acquatici, ha aggiornato tutte le doppiette dedite a questo tipo di attività venatoria circa le novità in vista della prossima stagione, o meglio la conferma dell’impossibilità di utilizzare  i richiami acquatici.

Il Ministero della Salute ha infatti emanato una nuova ordinanza che vieta l’uso dei richiami Anseriformi e Caradriformi nelle zone ad alto rischio fino al 31 ottobre, con conseguenza su tutto il territorio italiano. “Poiché ad oggi, come detto, non sono state emanate le nuove disposizioni di deroga che avrebbero potuto consentire l’uso dei richiami almeno nelle zone non ad alto  rischio – precisa Acma -, l’uso dei richiami rimane interdetto su tutto il territorio nazionale. A seguito di questi sviluppi ACMA e FIDC hanno richiesto immediatamente un incontro con l’istituto di riferimento ( Istituto zooprofilattico delle Venezie)”. La scelta del Ministero è la conseguenza dei casi di aviaria presenti nel Nord Italia che hanno caratterizzato l’estate e fatto saltare le Fiere degli Uccelli di Pontida, Casazza e Clusone: si tratta dell’ applicazione di misure di riduzione del rischio e di biosicurezza rafforzate, nonché sistemi di individuazione precoce dei rischi di trasmissione al pollame, attraverso i volatili selvatici, dei virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità sul territorio nazionale.

Naturalmente la notizia riguarda solo la caccia ai  migratori acquatici e non quella da appostamento fisso alla piccola migratoria praticata da tantissimi bergamaschi, che potranno utilizzare senza problemi i loro richiami vivi per la caccia a tordi e cesene.

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