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Banca Dati dei richiami vivi e del tesserino venatorio. I cacciatori si difendono scendendo nell’arena o rimanendo sugli spalti?

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In un momento di grande allarme per i periodi di caccia di specie fondamentali per i cacciatori lombardi e di grande lavoro per la predisposizione delle osservazioni al Piano Faunistico Venatorio della Regione Lombardia, assistiamo al vanto di ACL che si assume la paternità della proposta di fare la bancadati per richiami allevati con le sole quantità.

Invero quella era la proposta comune di TUTTE le associazioni venatorie, e lo è stata anche alla fine del 2014, quando, a seguito della posizione del governo che bloccò i roccoli, la stessa Regione aprì a tale possibilità e la proposta di modifica fu materialmente predisposta dal Presidente della FIDC di Bergamo in seno al CUPAV di Bergamo.
Una cosa rimane certa: l’adozione sin dall’inzio di tale soluzione, da tutti sempre sostenuta, non avrebbe influito sui costi della bancadati: 200.000 euro pubblici e un lavoro enorme per cacciatori e volontari abilitati all’inserimento dati delle associazioni investiti nell’estremo tentativo di salvare i roccoli. Avremmo risparmiato tanta fatica (che senza i roccoli oggi ci sembra sprecata), quello sì, ma soldi no…
Sarà andata male, ma l’intento era giusto e nobile dal nostro punto di vista.
La differenza di approccio alla materia da parte delle diverse associazioni giunse dopo che la Regione pubblicò la determina con cui, senza interpellare ulteriormente le associazioni venatorie, adottò gli obbrobriosi anellini metallici e diede il via al censimento di tutti gli allevati mediante lettura del codice di anellino.
ACL si rifiutò di fare alcunchè, consigliando ai propri cacciatori di non fare nulla.
FIDC e altre associazioni si misero a disposizione dei loro soci per gli inserimenti: non si poteva infatti rischiare che all’apertura della stagione i richiami fossero inutilizzabili.
Con l’apertura dell’inserimento dati agli utenti a settembre 2014 Federcaccia e gli altri soggetti che avevano dato la disponibilità ad inserire i dati furono in grado di segnalare immediatamente tutte le incongruenze della banca dati e le difficoltà di funzionamento, e tramite FIDC Bergamo si ottenne una proroga per l’inserimento che consentì di regolarizzare le posizioni dei cacciatori (molti, saggiamente consigliati come sopra, non avevano fatto nulla e si dovette correre ai ripari), che poterono utilizzare i richiami allevati anche se il codice non era ancora materialmente inserito in banca dati.
Ovviamente la cosa andò a vantaggio di tutti i cacciatori, anche non Federcacciatori.

Oggi con il tesserino venatorio assistiamo allo stesso balletto: ACL (che dapprima in Provincia di Bergamo si è lamentata perchè gli erano stati richiesti solo 2 volontari) ha deciso di non partecipare alla sperimentazione. Motivo dichiarato? “ACL NON SI PIEGA SUPINAMENTE AL TESSERINO CALATO DALL’ALTO”.
In realtà la Regione ha chiamato ora le associazioni a valutare ed esprimersi su una proposta e sinceramente mi sembra che ACL abbia deciso di non partecipare al procedimento di valutazione rinunciando così al ruolo attivo. Ma che peso avranno le critiche di chi non ha voluto partecipare alla sperimentazione?

Se il tesserino un domani non sarà l’obbrobrio che ci stanno propinando ma sarà magari un tesserino migliore o lo stesso caro lenzuolo di oggi o un lenzuolo migliorato migliorato, il merito sarà di chi avrà potuto presentare critiche e proposte a ragion veduta e all’interno del procedimento di prova e valutazione.
Se rimarrà lo stesso schifo che stiamo valutando, ACL sarà felice, perchè essendo rimasta alla finestra potrà accusare gli altri di essere a “zeru tituli”. Anzi dirà che le altre associazioni, visto che si sono piegate a sperimentare il tesserino, l’hanno voluto loro.

Ma noi almeno, per difendere la nostra categoria, ci avremo provato davvero a cambiare le cose, perchè stando alla finestra avremmo la certezza che il tesserino sarebbe quello ora in prova. Come avevamo la certezza che la Regione almeno per lo scorso anno non sarebbe tornata sui suoi passi sulla bancadati e, dunque, si doveva essere pronti a supportare i cacciatori perchè potessero usare i loro richiami.
Fossimo rimasti alla finestra ad aspettare il miracolo, nel 2014 più della metà dei cacciatori avrebbe cominciato a usare i richiami verso dicembre.

“zeru tituli”? è tutto da vedersi: almeno noi la partita abbiamo sempre provato a giocarla, e in realtà oggi non l’abbiamo nemmeno finita. Una cosa è certa: ACL stando in tribuna a fischiare non ci risulta che abbia vinto il “triplete”.

Federcaccia Bergamo

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