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VIDEO- Valorizzazione selvaggina: Parte a Bergamo il progetto Selvatici e Buoni. Fidc Bergamo partner del progetto.

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Valorizzare il patrimonio faunistico bergamasco, rispettando l’ambiente e dando nuovo impulso al turismo enogastronomico attraverso la creazione di una filiera tracciata della carne di selvaggina. Sono queste le finalità del progetto “Selvatici e Buoni” partito oggi presso la Comunità Montana di Clusone (BG) e vede Federacaccia Bergamo partner dell’iniziativa.

Alla cerimonia di presentazione hanno partecipato Danilo Cominelli (Presidente Comunità Montana Val Seriana), Paolo Olini (Sindaco Comune Clusone), il Presidente Nicola Perrotti, il Presidente del Comitato scientifico Maurizio Zipponi e il Segretario Generale Pietro Pietrafesa (Fondazione UNA Onlus), Silvio Barbero (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche Pollenzo), Paolo Lanfranchi (Università degli Studi di Milano, Dip. Di Medicina Veterinaria), Luca Pellicioli e Roberto Viganò (Studio associato AlpVet), Lorenzo Bertacchi (Presidente Federcaccia Bergamo), Pierangelo Duci (Circolo UNCZA Prealpi Orobiche), Pietro Bresciani (Ascom Bergamo), Pietro Bergamelli (Corpo Polizia Provinciale) e infine i Presidenti Giacomo Dubiensky (Comprensorio Alpino di Caccia Valle Borlezza), Antonio Maj (Comprensorio Alpino di Caccia Valle di Scalve), Francesco Bassanelli (Comprensorio Caccia Val Seriana), Alessandro Bigoni (Comunità Montana Laghi Bergamaschi) .

Il progetto, curato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva con il sostegno della Fondazione UNA Onlus, punta a ridare valore ad un’eccellenza alimentare troppo spesso sottovalutata come la carne di selvaggina, che nel territorio bergamasco ha enormi potenzialità considerata la presenza di oltre 13.000 ungulati selvatici tra cui cervo, camoscio, capriolo e cinghiale.

A margine della cerimonia di presentazione è partito il primo corso di formazione per ‘persona formata’ previsto nell’ambito delle azioni dal progetto a cui hanno partecipato 35 iscritti, le altre lezioni previste si effettueranno il 26-28-30 settembre e il 2 ottobre. Seguirà un secondo corsoproprio nella sede di Fidc Bergamo a fine Ottobre ed uno a Gennaio in collaborazione con Ascom.

Il territorio bergamasco, così, fa da apripista nazionale per il progetto Selvatici e Buoni, che auspicabilmente verrà replicato in altre province d’Italia per valorizzare le eccellenze faunistiche locali. Il via libera di oggi è arrivato dopo un lungo e costruttivo periodo di consultazioni ed incontri tecnici che hanno coinvolto istituzioni e stakeholders locali, che saranno coinvolti e parte attiva nelle fasi realizzative del progetto e che hanno dimostrato un crescente interesse nei confronti del tema. In questi mesi sono stati somministrati, infatti, dei questionari di gradimento, da cui sono emerse rilevanti manifestazioni di interesse che si sono poi tradotte in disponibilità operative di Enti Territoriali ed istituzioni.

Nello specifico le manifestazione d’interesse sono giunte dal Comprensorio Alpino di Caccia Valle Borlezza, il Comprensorio Alpino di Caccia Val di Scalve, la Comprensorio Alpino Valle Seriana, il Comprensorio Alpino di Caccia ‘Prealpi Bergamasche’, il circolo UNCZA Prealpi Orobiche, la condotta Slowfood Valli orobiche, Enalcaccia Bergamo, ANUU migratoristi, delegazione CIC Italia, Federcaccia Bergamo e Arci Caccia.

Tali realtà saranno affiancate da importanti enti territoriali che hanno dato disponibilità a collaborare al progetto come ATS Bergamo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Bergamo, il Corpo Polizia Provinciale Bergamo, l’Ascom Bergamo Formazione e le 3 Comunità Montane: Valle di Scalve, Laghi Bergamaschi e Valle Seriana.

In allegato la photogallery, grazie alle immagini fornite da UNa Onlus e il video della giornata di presentazione: il presidente di Fidc Bergamo Lorenzo Bertacchi ci porta il punto di vista dei cacciatori, Luca Pellicioli dello Studio associato AlpVet ci racconta come è organizzato il corso per tuttti i compenenti della filiera.

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La Fondazione UNA Onlus (Uomo, Natura, Ambiente) nasce dal confronto tra mondo ambientalista, agricolo, venatorio, scientifico e accademico, per far compiere un salto di qualità nella tutela e nella gestione della natura. Tale sinergia si è concretizzata in 5 progetti dedicati alla salvaguardia e alla valorizzazione della biodiversità.

Si tratta di un vero cambiamento culturale che mette in connessione idee e progetti in cui i valori tradizionali delle comunità, il presidio del territorio e le attività ecologiche diventino un nuovo modo di agire dell’uomo, finalmente in equilibrio con l’evoluzione della natura.

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