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Porto d’armi caccia-tiro a volo e a segno e pagamento delle tassa di concessione governativa: le novità in materia

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Facciamo ordine in una diatriba che ha interessato a lungo i cacciatori e tutti quanti praticano l’attività di tiro a volo, in ordine di licenza, autorizzazioni e tasse. Il Ministero dell’Interno ha dato una risposta ai dubbi che riguardano chi è dedito all’arte venatoria o a quella del poligono, con la circolare dello scorso maggio che sarà utile per tutti gli appassionati in vista del 2017: il tema è il pagamento o meno della tassa di concessione governativa, quando non si usa la licenza di caccia.

Sintetizzando una diatriba da anni, perchè la licenza di caccia sia valida, anche se non si va a caccia, per il trasporto e l’acquisto di armi e munizioni deve essere pagata la tassa annuale di 168,00 + 5,16 euro e fin qua si tratta di una conferma, come se non si va a caccia, non si trasporta e/o acquista armi, non serve pagare la tassa.Viene confermato che andare comunque a caccia senza il pagamento della tassa di concessione governativa non è più illecito panale ma si tratta di illecito amministrativo. Fino allo scorso anno non era concesso avere la licenza di caccia ed il porto per tiro a volo, insieme, tutti e due. A chi possedeva il Porto d’Armi per uso caccia, gli doveva essere levato il porto per tiro a volo: ora il Ministero ha riferito che, è possibile detenere entrambi i titoli contemporaneamente.

Inoltre, lo stesso Ministero, ha fatto un’altra concessione: il libretto per uso caccia, può tranquillamente essere usato per esercitare l’attività del tiro a volo, ovvero può sostituire il libretto per tiro a volo però deve essere pagata la tassa governativa annuale. Quindi, chi ha il solo libretto uso caccia, può fare anche tiro a volo, pagando i 173,16 annuali e portando con se la ricevuta di pagamento.

“Si tratta comunque di follia burocratica -ricorda il nostro presidente Lorenzo Bertacchi- la tassa di concessione governativa è per esercitare la caccia, mentre per il tiro a volo e a segno non si deve pagare nessuna concessione allo Stato. Consentire a chi è titolare di licenza di caccia di andare al tiro a volo senza pagare la concessione venatoria era semplice buonsenso (oltre che ovvia applicazione della legge). Ora ci sarà un ulteriore inutile aggravio di lavoro per le Questure: a chi è già titolare della licenza della di caccia, avere anche il porto d’armi per uso sportivo per la stessa durata della licenza, costerà solo 33,29 euro: 2 marche da bollo dal 16 euro e il vaglia da 1,29 euro per il costo del libretto”.

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