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Manutenzione capanni e roccoli: la risposta positiva dalla Prefettura di Bergamo

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E’ arrivata via Pec la risposta da parte della Prefettura di Bergamo all’istanza di Federcaccia Bergamo firmata dal Presidente Michele Bornaghi, che chiarisce la possibilità di compiere atti di manutenzione a capanni e roccoli.

Ill.mo Dott. Michele Bornaghi Presidente F.I.d.C. Bergamo

Oggetto: mantenimento e cura dei capannoni da caccia e roccoli.

Con riferimento all’istanza del 9 maggio u.s., con la quale si chiede la possibilità di procedere, vigente l’attuale normativa per il contenimento dell’epidemia da COVID 19, alla manutenzione dei capannoni da caccia e dei roccoli, si precisa quanto segue.

In difetto di una norma specifica a disciplina della manutenzione delle strutture strumentali all’attività venatoria, sembra opportuno un richiamo analogico a simili disposizioni della normativa emergenziale. A tale fine, occorre premettere che il DPCM del 26 aprile u.s. consente, ai sensi dell’art. 2 comma 8, lo svolgimento di attività manutentiva e conservativa per le aziende le cui attività produttive siano sospese. L’attività di manutenzione è altresì consentita come legittimo motivo di accesso alle seconde case.

La ratio della normativa sembra, pertanto, quella di consentire le attività manutentive aventi ad oggetto beni immobili al fine di non pregiudicarne il valore ed il successivo utilizzo da parte del legittimo proprietario. In questo senso, la finalità manutentiva e conservativa giustifica una deroga alla generale limitazione dell’accesso a determinati beni immobili per motivi di contenimento epidemiologico. Analoga ratio sembra supportare l’accesso ai capannoni da caccia ed ai roccoli che, in mancanza di manutenzione, potrebbero risultare pregiudicati allorché l’attività venatoria risulterà consentita.

Tale attività conservativa potrà essere svolta nel rispetto della normativa igienico-sanitaria vigente quanto all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e al divieto di assembramenti. Sarà, inoltre, necessario esplicitare tale motivo di spostamento all’interno del territorio regionale, compilando l’apposito modello di autocertificazione scaricabile dal sito della Prefettura.

Cordiali saluti.

Dott.ssa Paola Cavalcanti

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