Home»Iniziative difesa caccia»“Caccia attività necessaria per ecosistema. Ministro Costa sia rappresentante di tutti”. L’Assessore Rolfi risponde alla richiesta del Ministro di chiedere alle Regioni la chiusura domenicale

“Caccia attività necessaria per ecosistema. Ministro Costa sia rappresentante di tutti”. L’Assessore Rolfi risponde alla richiesta del Ministro di chiedere alle Regioni la chiusura domenicale

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Una risposta chiara e netta da Regione Lombardia, una presa di posizione decisa contro una proposta avventata in reazione ad un fatto di cronaca. L’Assessore regionale Fabio Rolfi ha detto la sua dopo quanto dichiarato dal Ministro all’Ambiente Sergio Costa, che in risposta all’uccisione di un 19enne (inizialmente scambiato per un’escursionista e poi appurato che portava con sè fucile senza licenza LEGGI LA NEWS) in provincia di Imperia da parte di un cinghialaio, ha chiesto il rispetto delle regole Ispra, oltre che caldeggiato le regioni a chiudere la caccia la domenica. 

“La posizione del ministro Gian Marco Centinaio e’ quella giusta. Soprattutto dopo una tragedia bisogna riflettere, ragionare e lavorare da rappresentanti istituzionali, non da militanti di una fazione. L’attivita’ venatoria e’ fondamentale per l’equilibrio ambientale. E’ tempo di risolvere i problemi, soprattutto quelli legati al proliferare della fauna selvatica”. Lo ha detto Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia in materia di attivita’ venatoria. 

“Chiedo al ministro Sergio Costa di esercitare in maniera piu’ istituzionale il proprio ruolo, che presuppone l’essere il rappresentante di tutti e trovare le soluzioni piu’ idonee ed equilibrate per risolvere i problemi. Comportarsi come un militante delle associazioni animaliste non fa parte di questo protocollo” ha aggiunto Rolfi rispondendo al ministro dell’Ambiente. “I pareri dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale talvolta vengono disattesi perche’ ideologici, non suffragati da elementi scientifici e finalizzati unicamente a impedire una pratica legittima e necessaria per l’equilibrio ambientale. A dimostrarlo e’ il problema, ormai fuori controllo, della presenza del cinghiale in Lombardia. Invito il ministro a visitare con me le campagne invase e devastate dalle nutrie, a incontrare gli agricoltori costretti a subire i danni dei cinghiali, pericolosi non solo per la terra, ma anche per le persone. Per non parlare di corvi, cornacchie, piccioni e cormorani. Chi risarcisce le aziende danneggiate? Chi contiene questi animali per difendere l’equilibrio dell’ecosistema? I cacciatori, non certo le chiacchiere delle associazioni animaliste” prosegue Rolfi.

“Sono quattro mesi che il ministro Costa non riceve gli assessori delle Regioni Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli sul tema dei limiti posti da Ispra all’attivita’ venatoria e al contenimento della fauna selvatica. Questo atteggiamento e’ inaccettabile e del tutto incoerente con lo stile del governo Conte che al contrario sta dando credito e ascolto alle realta’ territoriali” conclude l’assessore regionale lomba

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